Pecchio Francesco Maria
Francisci Mariae Pecchii I. V. D. archidiaconi eccclesiae cathedralis Papiae, et in celeberrima Ticinensi Universitate sacrorum canonum odinarij interpretis. Tractactus de acquaeductu. Opus curiosum, et valde exoptatum. Omnibus iurisprudentiase professoribus in foro versantibus ad quotidianas aquarum cotrouersias iuste dirimendas utile, ac necessarium. Cum triplici indice argumentorum, legum interpretatarum, ac rerum copiosissimo. Sub felicissimis auspiciis excellentissimi senatus Mediolanensis iustitiae fontis purissimi. 4 voll.
Ticini Regii; poi Papiae, Ex Officina Io. Andreae Magrii; poi apud Carolum Rubeum, 1670-1686, in 4°, pp. (40), 412 (i.e. 408), (64); (40), 466 (i.e. 462), LXXVI, (2); (32), 291, (69); (12), LXXIX, (1), 570, (10).
Opera in quattro volumi. Legatura coeva in piena pergamena, dorso con 4 nervi, titoli manoscritti al dorso di ognuno e al taglio inferiore dei voll. III e IV, marca tipografica al frontespizio (aquila bicipite in ovale con motto “Me mea virtus alit”; al vol. IV, in calce alla dedicatoria, idra entro ovale con motto “Virescit vulnere virtus”), testatine, finalini e capilettera abitati o decorati, testo in latino su due colonne, ritratto calcografico del dedicatario al secondo volume, illustrazioni nel testo e 24 tavole xilografiche a piena pagina, di cui 6 ripiegate. Alla fine del Seicento questo importantissimo trattato sopperiva alla mancanza di una coerente legislazione in materia di diritto delle acque, indagando temi quali la regimazione di sorgenti, fiumi e laghi, nonché le controversie sulla servitù degli acquedotti e sull’irrigazione. Francesco Maria Pecchio (1618-1693) fu arcidiacono della Cattedrale di Pavia, dove insegnò diritto nella Università omonima dal 1659 al 1687. Al volume IV la numerazione delle pagg. 124-125 è ripetuta due volte e mancano le pp. 81-82, mancanze ai dorsi del I e del III volume ma nel complesso esemplare fresco in ottimo stato.
codice: 31099
euro 950,00